Sotto il tappeto (Di là da Ciccio Pennello, 3)
La memoria Lupetto è un’arma a doppio
taglio
Ne imbevi la spugna con acqua pura
Quando la strizzi fuori è torbida e scura
E lascia nel secchio un dito di fanghiglia.
Quanti pavimenti abbiamo strusciato
Per cancellare le pedate moleste
Di coloro che ci hanno attraversato
Dando lezioni col viso delle feste
Avremmo voluto ardere come bonzi
Abbracciando verità insulse strette
Su una piazza munita di telecamere
Anche noi siamo stati giovani e stronzi
Ma il tempo passa e un po’ alla volta mette
Anche noi sotto il tappeto con la cenere