Alla musa
Pensando al torto che gli avevan fatto
i suoi concittadini empi e crudeli
il divino poeta diventò matto
e si credette d’essere stato in cielo
La mia follia d’uomo bonariamente
trattato dalla sorte si manifesta
nel credere alle volte fermamente
che mi ricrescano i capelli in testa
La mia musa perciò suona più cauta
e non mi tratta mai come un poeta
per le quattro parole che mi detta
terra terra sul treno oppure in auto
Non siamo gente da farsene gran gloria
né son tempi da figlie della memoria