Il gioco del Lotto
Con il camion bloccato sui binari
un altro avrebbe detto «Non voglio far ridere
di me il cielo affannandomi a salvarlo»,
e sarebbe rimasto a guardare,
morto anche lui a modo suo: ma è questa
la giustizia divina che folgora il vecchio
sul tetto con le luci di Natale,
e Giorgio Chiarini perché era per bene,
mentre s’ostina ad azzeccare un numero
dell’armonia universale
una modesta pizia pitagorica
(«Che ha fatto questo aereo, è precipitato?»)
dietro il banco del lotto sfogliando il libro;
credono infatti alcuni che un principio
senza volto nascosto nel movimento
della macchina celeste
sia disposto a pagare per contanti
un indennizzo per il peso del vivere;
secondo altri i buoni quando si spengono
riattaccano la spina in un’altra stanza,
e da lì tengon d’occhio le estrazioni
e mandano segnali premonitori
con sogni, con visioni, mettendo il dito
in eventi luttuosi. Così tutto si spiega?
Fa piacere pensare che un meccanismo
così oliato in dettagli inafferrabili
abbia una guida in qualche luogo cui piace
di mettere talvolta in mano al povero
una caritatevole moneta....