Esercizio con animali
Il mobile dito che girava
le pagine del libro del creato
ne prese due alla volta e così se n’è
andato
il fiore disseccato
fra parole per sempre mute
salute!
come cenere a uno starnuto
vola il tempo sulle carte
la natura prevale sull’arte
Con amore avrò a lottare
perché mi prende all’amo
e non mi lascia in fondo al mare
a sognare
la mia vita infine raccolta
in un libro ahimé di piccolo formato
a contendere una buona volta
l’interesse dei topi
ad autori di ben nutriti volumi
Vorrei vivere d’acqua pura
come il pesce attraversando
in gran silenzio un mondo freddo e
oscuro
dove la cattiva nuova
non è che una remota increspatura
dell’orlo su dove il sole
prosciuga lentamente
i corpi della gente
sul canotto che vaga alla deriva
Ma vivendo solo di terra
come la talpa ad occhi chiusi
da uno scudo flessibile di pelle
meglio sparire dentro un buco
aprendomi la strada con il muso
per non prendere l’uso
del cane che s’addestra
a mandare giù la minestra
e la vomita e poi se la rimangia
Dovrei vivere solo di fuoco
come la salamandra
per ardere di vergogna non consumando
e farmi gioco
della menzogna dei tempi bugiardi
troppo tardi!
farò come la calandra
distogliendo da me lo sguardo
come fa lei da chi non può guarire
Allora vivrò solo d’aria
come il camaleonte
e non avrò carne né sangue
se non in fondo al cuore un poco
e guarderò solo di fronte
con gli occhi che non vedono di lato
e per passare inosservato
vestirò un mantello vario
ma il rosso e il bianco non li potrò
fare
Se fossi invece essere umano
bianco e rosso di vergogna
sarebbe il colore che mi bisogna