dove se ne vanno


dove se ne vanno le attempate donzelle

che portano invisibili carichi sulle spalle

e lentamente intorno

ai meglio vivi di passaggio s’aggirano

come sbalordite farfalle

 

vivi tronchi che scendono

e risalgono la corrente

di lunghi androni moderatamente

lustrati sotto le lampade

fluorescenti

 

dove noi celebrando

nel profondo della stagione

riti di vegetazione

riti di rampollamento

quando come una giostra

la macchina del tempo nello splendore

delle sue forme ci si mostra

 

dove costui già fiero

che s’annunciava “un povero!” alla mia porta

e non scomparve come un dio nella sua schiuma

come un celeste messaggero

ma di sonno e di pena si consuma

stanotte su un carrello alla stazione...