Preludio al solstizio d'inverno
Altri morti, sa Dio cosa ci costano,
sono annunciati: la stagione avanza
che
nelle sale dove poi si pranza
i
bimbi sugli sgabelli s’appostano:
altre figure dolorose incrostano
la fantasia, ci salvi l’ignoranza
delle diverse lingue nella stanza
dove i pensieri nostri muti sostano
trepidando per il ribaltamento
della stagione, vano meccanismo
che talvolta ci abbaglia: dopo e prima
tutti schierati lì, l’avvenimento
lodando
in versi dove il sillabismo
è
zoppicante, più sicura la rima.