Tre poeti
«Davanti casa ho messo una bottiglia
di vodka nella neve, così un sorso
e una spalata, tutta roba da ridere»,
così disse il poeta Adriano Spatola,
febbraio settantanove, ero molto giovane
(quand’è morto, un poeta di questi nuovi
ha declamato un coso fatto soltanto
d’una lista imperterrita di cognomi).
Per essere riuscito quasi a competere
una sera dal Matto, che ne uscii
fradicio,
ora so che la vodka è la parte facile,
ma la poesia
con un tratto di lapis Ezra Pound
ne fece assai di più
che dando fondo a una tipografia.