Trent'anni dopo


Tu senti il sole, come s’allontana

e come torna a scuotere le ore

della sera precoce: io lo sento

(trent’anni che lo so)

dai tuoi cambi d’umore,

dal tono della tua voce.

 

Tu sei la mia meridiana,

la mia luce del giorno,

sei la mia tramontana

che spalanchi la nebbia dell’inverno...

 

(Il cavalier Beltrami che direbbe

se mi vedesse a cena solo

come un commesso viaggiatore

a scrivere per te rime d’amore...)